Per ceppo s'intende propriamente quel blocco che sta a fior di terra e sotto questa, dove si annodano le radici e da dove il fusto della pianta si eleva verso il cielo.
Grande simbolo di unità, nodo di forze, emblema della famiglia con i polloni e virgulti, immagine della vita per la forza e capacità di collegare due mondi.
E’ un’antica tradizione toscana: nelle campagne il capoccia teneva d'occhio durante l'anno la grandezza e la natura dei ceppi che venivano estratti dai campi, dai boschi, e sceglieva, mettendolo ad asciugare, quello più adatto per andare nel camino le sera della vigilia di Natale e bruciare davanti alla famiglia riunita nella veglia.
In certi luoghi il Ceppo doveva durare fino a tutto il giorno seguente, ovvero anche per tutto Santo Stefano.
In altri entrava anche nella ritualità magico-familiare del Capodanno e doveva durare, bruciando ininterrottamente, fino alla Befana.
Altri tempi, altri camini e altri ceppi.
Ma non era posto semplicemente sul fuoco e incendiato: nel periodo di massimo splendore della sua carriera, veniva benedetto, ornato, cosparso di vino, o di grasso, burro e acceso dal capo di casa.
A questa nuova entità che veniva ad abitare per poco la casa, si collegavano usanze varie, tra le quali la più conosciuta e vistosa era quella di portare doni ai bambini.
Questi regali (si trattava di cose semplici, come dolci, frutta, modesti giocattoli) si potevano disporre sopra il Ceppo stesso nella mezzanotte del Natale, se le dimensioni lo permettevano, oppure si facevano cadere in vari modi o dal camino o da qualche altra apertura.I bambini, prima d'arrivare al momento di avere i doni, andavano in un'altra stanza, oppure venivano bendati e recitavano una preghiera, detta L'Avemmaria del Ceppo, che dice:
Ave Maria del Ceppo, Angelo benedetto! L'Angelo mi rispose Ceppo mio bello, portami tante cose!
In certi posti il Ceppo rimaneva ornato, ma vuoto, poi verso mezzanotte spariva e durante la cena, o al suono dei dodici tocchi, si sentiva bussare alla porta.
Chi è? chiedeva la mamma. Il Ceppo, si sentiva rispondere. Grazie, venite pure.
Quando la porta si apriva si trovava il Ceppo ricolmo di regali, che veniva portato trionfalmente sulla tavola.
Ma ormai di camini ce ne son rimasti pochi...ed ecco allora la nostra idea natalizia....arredare il nostro bel Borgo con tanti Ceppi come questi...Che ne dite? Cominciamo a darci da fare???